Una casa che accoglie i bambini e le loro famiglie.
Un luogo speciale, una vera “casa lontano da casa”, dove già più di duecento famiglie che si sono trovate ad affrontare un ricovero ospedaliero sono state accolte con supporto, empatia e calore.
Accoglienza
L’accoglienza è da sempre uno dei princìpi cardine che orientano l’attività di ASEOP, fin dal momento della fondazione, in considerazione della grande affluenza di bambini bisognosi di cure provenienti dalle diverse aree del territorio nazionale e dall’estero che si registra presso il Dipartimento Materno Infantile dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico di Modena (costituito dalle Strutture di Oncoematologia Pediatrica, Chirurgia Pediatrica, Pediatria, Neonatologia, Ginecologia, Ostetricia, Day Hospital Pediatrico, Pronto Soccorso Pediatrico, Neuropsichiatria). Per un’associazione di genitori è, infatti, di fondamentale importanza potere dare una risposta immediata e concreta ad una delle principali problematiche che riscontrano le famiglie che, già provate da una diagnosi che tanto spaventa, sono anche costrette a lasciare la propria abitazione per potere offrire le migliori prospettive di cura ai propri bambini.
Nel corso degli anni, ASEOP ha messo a disposizione delle famiglie assistite degli appartamenti di proprietà situati nelle immediate vicinanze del Policlinico di Modena, ma considerati i numeri sempre maggiori di pazienti che afferiscono al Dipartimento Materno Infantile, l’Associazione ha riscontrato l’esigenza di realizzare una nuova struttura.
Il 22 Marzo 2016, a solo un anno di distanza dalla posa della prima pietra, è stata inaugurata la Casa di Fausta, struttura di accoglienza ubicata in zona attigua al Policlinico, avente la finalità di ospitare gratuitamente i piccoli pazienti in cura presso il Dipartimento Materno Infantile dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico di Modena e le loro famiglie provenienti dalle zone più lontane della provincia e della regione, ma anche dall’estero.
Si tratta di una costruzione in legno, realizzata secondo gli standard dell'edilizia sostenibile, antisismica certificata e ad alta efficienza energetica. Si contraddistingue per sostenibilità ambientale, comfort abitativo, benessere e salubrità degli ambienti. È dotata di impianti di riscaldamento/raffreddamento a pavimento ed impianti di ventilazione che garantiscono un ricambio d'aria continuo.
Proseguire le terapie in contesto sanitario e di dimissioni ospedaliere protette
La Casa è intitolata alla Prof.ssa Fausta Massolo, fondatrice dell’Associazione e responsabile del Reparto di Oncoematologia Pediatrica del Policlinico di Modena negli anni in cui ASEOP ha iniziato la propria attività di volontariato.
Scopri di piùNelle vicinanze del policlinico
La realizzazione di una struttura simile, nelle immediate vicinanze del Policlinico, consente di ridurre l’ospedalizzazione dei bambini permettendo loro di vivere la quotidianità in un ambiente familiare, al di fuori del reparto, in una vera e propria “casa lontano da casa” e di proseguire le terapie in un contesto di controllo sanitario costante e di dimissioni ospedaliere protette. Questo comporta non solo notevoli riduzioni nei costi di gestione a carico dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico di Modena, ma soprattutto assicura alle famiglie uno spazio in cui riunirsi e ritrovarsi, ricostruendo così quell’armonia e quell’unione che tanto possono giovare nell’affrontare il lungo percorso della malattia.
Sostieni le iniziative di ASEOP
Il tuo aiuto può davvero regalare un sorriso a tanti bambini e dare un supporto reale alle loro famiglie. Ti bastano due minuti per fare un’azione grande, che ti riempirà il cuore.
Il personale strutturato ASEOP ed i volontari sono presenti costantemente presso la Casa di Fausta per sostenere le famiglie durante la permanenza, e per cercare così di ridurre il comprensibile senso di smarrimento che si prova quando si è costretti ad affrontare il dramma della patologia oncologica pediatrica a migliaia di chilometri dalla propria casa. L’ospedalizzazione prolungata costituisce senza dubbio un’esperienza traumatica, a maggior ragione se si tratta di pazienti pediatrici.
La possibilità di rientrare in un appartamento che, a poco a poco, diventa davvero “casa” consente alla famiglia di mantenere intatte le proprie routine, attenuando così le sensazioni di isolamento e solitudine che spesso si provano quando si trascorrono tanti mesi in ospedale.
Gli ospiti della Casa di Fausta sono responsabili della pulizia e della gestione del proprio appartamento, proprio come succede nell’abitazione di provenienza, mentre ai bambini è garantita la possibilità di proseguire in tutta sicurezza con le attività scolastiche. La condivisione di un percorso spesso lungo e difficile con altre famiglie che stanno vivendo la stessa esperienza consente, inoltre, di sentirsi meno soli, e di camminare con più forza verso una ritrovata normalità.
Nei suoi primi quattro anni di attività, la Casa di Fausta ha ospitato gratuitamente più di duecento famiglie, per un totale di oltre diecimila giorni di occupazione. Le spese di manutenzione e gestione della Casa sono interamente a carico dell’Associazione e vengono sostenute grazie alle donazioni solidali e alle iniziative di sensibilizzazione e raccolta fondi organizzate dai volontari sul territorio.