L’importanza della ricerca nella cura dei tumori pediatrici

Ben consapevole del ruolo imprescindibile della ricerca nell’ambito delle patologie oncoematologiche, ASEOP ha continuato a supportare, sia logisticamente che finanziariamente, due laboratori.

I ricercatori del Laboratorio di Ricerca Materno Infantile dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia coordinato dal prof Massimo Dominici (medico della Struttura Complessa di Oncologia di Modena) da una decina d’anni sono al lavoro sullo studio di progetti volti alla cura del cancro del bambino e mirati alla messa a punto di nuove terapie cellulari, più efficaci e meno invasive della chemioterapia finora utilizzata.

A questo proposito, grazie alla collaborazione con un'importante azienda modenese, il laboratorio del Prof Dominici è stato dotato di una attrezzatura all’avanguardia, la prima del genere impiegata nella ricerca sui tumori infantili in Italia, grazie alla quale si lavorerà in articolare sulle possibili terapie per i tumori cerebrali, patologie per le quali ad oggi si registrano ancora troppe sconfitte. Si tratta di un analizzatore di esosomi/microvescicole.

Un nome all’apparenza complesso che indica un’apparecchiatura in grado di analizzare il “pulviscolo” che le cellule disperdono nel sangue alla ricerca di “tracce” di tumori o virus, ma che può essere utilizzato anche come veicolo di diffusione di un farmaco antitumorale. È soprattutto questa funzione terapeutica che verrà esplorata ed implementata con questa macchina. Una cellula tumorale, infatti, funziona come un parassita dell’organismo e utilizza gli esosomi per costruire intorno a sé un ambiente favorevole al proprio sviluppo. Lo scopo è utilizzare lo stesso veicolo come un Cavallo di Troia per diffondere nell’organismo il farmaco che può danneggiare il tumore.

Il contributo di ASEOP alla ricerca oncoematologica

ASEOP si è fatta carico dell’acquisto di altre due attrezzature da destinare al Laboratorio. Un contenitore per stoccaggio dei campioni contenente azoto liquido che consentirà di poter conservare stabilmente e per una durata ultradecennale tutti i campioni biologici delle sperimentazioni in corso, e che permetterà una volta eseguito isolamento del materiale biologico, di realizzare una banca dati di cellule in grado di fornire a tutti i ricercatori del Laboratorio di Terapie Cellulari la possibilità di esplorare le capacità relative alla rigenerazione dei tessuti o alla definizione e caratterizzazione delle tipologie cellulari costituenti i tumori.

Il NanoDrop One Spettrofotometro e Qubit-4 fluorimetro saranno dedicati, invece, all’analisi del DNA e RNA estratti dalle cellule tumorali e/o mesenchimali, primarie e/o immortalizzate. Questi strumenti di ultima generazione permetteranno facilmente di misurare quantità, integrità e qualità sia del DNA che dell’RNA, rendendo così possibile l’esecuzione delle successive e più complesse analisi molecolari che rappresentano una sfida nell’individuazione di fattori diagnostici e prognostici per le patologie tumorali e degenerative oggetto di studio del Laboratorio di Terapie Cellulari.

L’innovativa tecnologia di questi due strumenti di analisi molecolare ci permetterà di avere un’alta precisione che garantirà misurazioni accurate e pochissimo spreco di preziosi materiali biologici al fine di raggiungere i nostri obiettivi di ricerca in termini di avanzamento delle conoscenze sulle malattie che finora non hanno una cura.

L’intervento di una associazione come ASEOP, che da più di trent’anni cammina al fianco delle famiglie dei bambini malati di tumore è fondamentale per mettere in evidenza l’importanza delle nuove terapie cellulari. Il lavoro svolto dall’equipe del prof Dominici, infatti, si prefigge l’obiettivo di offrire migliori prospettive di cura anche alle forme di tumore per le quali si registrano ancora prognosi infauste, con effetti collaterali meno invasivi: un traguardo irrinunciabile per tutti i nostri piccoli pazienti.

Il ruolo della prevenzione dei tumori pediatrici

Oltre alla cura, anche la prevenzione rimane uno degli obiettivi fondamentali nell’opera di ASEOP. Per questo motivo, da diversi anni ASEOP sponsorizza e promuove le attività del Centro di Ricerca in Epidemiologia Ambientale, Genetica e Nutrizionale dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (CREAGEN). Il gruppo di lavoro coordinato dal prof. Marco Vinceti, ha concentrato una parte rilevante della propria attività allo studio delle cause dei tumori infantili, in particolare al ruolo di possibili fattori di rischionon ereditari (ambientali) della leucemia infantile, quali radiazioni ionizzanti e non, inquinanti da traffico autoveicolare, pesticidi.

Il Centro è inoltre uno dei due italiani inclusi nella rete internazionale del Childhood Leukemia International Consortium coordinato dalla professoressa Catherine Metayer della Università di Berkeley a San Francisco.

Tra la fine del 2020 e i primi mesi del 2021, questo gruppo di lavoro sarà capofila di uno studio caso-controllo che coinvolgerà l’intera area e popolazione emiliana da Modena a Piacenza (pari a circa 2 milioni di residenti), in stretta collaborazione con le due Unità di Oncoematologia Pediatrica delle Aziende Ospedaliero Universitarie di Modena (Dott.ssa Monica Cellini) e di Parma (Dott.ssa Patrizia Bertolini), con cui è già stato condiviso un progetto di massima.

Sarà inoltre parte integrante del progetto, al fine di garantire una adeguata potenza statistica, L’Unità di Oncoematologia Pediatrica dell’Università di Catania. Lo studio avrà tra i suoi obiettivi quello di individuare i contaminanti chimici ambientali potenzialmente responsabili dell’insorgenza delle patologie in questione, utilizzando campioni di sangue e di urine di bambini portatori di leucemie infantili e di bambini ‘di controllo’ per un periodo di due anni (luglio 2019-giugno 2021), procedendo altresì alla somministrazione di questionari alle famiglie ed eventuali campionatori ambientali di contaminanti atmosferici. Un protocollo di massima di tale studio è già stato predisposto.

Perché fare una donazione per la ricerca sui tumori e le leucemie infantili

La ricerca scientifica in ambito oncoematologico ha un’importanza assoluta, soprattutto per dare risposte alle tante domande sui perché certe patologie insorgano anche in età pediatrica e per individuare cure sempre più efficaci, che consentano di potere trasformare in speranze concrete anche le prognosi più infauste. Per poter proseguire in questo imprescindibile impegno serve anche il vostro aiuto: è possibile, infatti, indirizzare le donazioni solidali e la destinazione del cinque per mille in sede di dichiarazione dei redditi proprio al supporto dell’operato dei ricercatori che con tanta forza Aseop ha scelto di sostenere.

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